Impianti e macchinari per la produzione di pasta secca
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Individuiamo intere linee per la produzione di pasta e macchinari usati, li rimettiamo a nuovo e li trasformiamo in investimenti redditizi per i nostri Clienti che vogliono aprire o ampliare un pastificio.
Ci muove la grande esperienza maturata e la voglia di affiancare i nostri clienti consigliando i prodotti migliori e gli interventi più opportuni per ciascuna esigenza.
Per questo monitoriamo costantemente il mercato italiano ed estero degli impianti per la pasta, identificando eccellenti opportunità per i nostri clienti.
Impianti per la pasta lunga
Il processo produttivo: il consiglio degli esperti PIM
Poter contare su processi e macchinari di qualità è fondamentale nella produzione di pasta lunga. Esperienza e competenza nel settore, ci consentono di individuare e offrire ai nostri clienti impianti e linee di produzione in grado di realizzare al meglio i processi produttivi per garantire un prodotto di qualità.
Per gli impianti di pasta lunga infatti il processo meccanico dell’essiccazione della pasta è diverso in alcune sue parti; questo per ottenere quel formato che tanto piace e ci distingue nel mondo: gli spaghetti.
Il processo di impasto per la pasta lunga si svolge come quello per la pasta corta, modificando però la parte della trafilatura. Questo perché la pasta infatti viene stesa su delle canne che la trasportano durante il processo di essiccazione. Il taglio viene fatto con dei gruppi appositi che permettono di dare la lunghezza al formato di pasta che si va a produrre.
Il processo tecnologico per l’essiccazione della pasta è lo stesso della pasta corta, ma trattandosi di spaghetti, la parte meccanica del processo è completamente diversa.
La pasta, stesa sulle canne tramite lo stenditore, viene inserita nella prima fase di essiccazione (l’incartamento), passaggio determinante per l’essicazione della pasta lunga. Viene attraversata da flussi d’aria controllata che ne permettono l’incarto fino a quella che è la separazione dalla fase successiva di essiccazione vera e propria.
L’essiccazione si effettua sempre con flussi di aria controllata su più piani fino alla parte di raffreddamento che ne stabilizza l’umidità, il calore ed il colore. Buona regola per questo processo è mantenere i parametri di controllo di essiccazione il più vicino possibile a quelli naturali, quindi è consigliabile non essiccare a temperature troppo alte. Dopo l’essiccazione, nella sfilatrice a sega viene tolta la pasta dalle canne e tagliata nella misura standard internazionale di 250/260 mm di lunghezza.
A questo punto la pasta è pronta per il confezionamento.
Impianti per la pasta corta
Il processo produttivo: il consiglio degli esperti PIM
Grazie alla pressa, l’impasto viene spinto attraverso un filtro, che oltre a fermare eventuali impurità permette una diffusione omogenea dell’impasto su tutto il diametro della trafila, che serve a dare la forma richiesta alla pasta. In seguito viene tagliata usando degli appositi gruppi di taglio per ogni tipo di formato. Il taglio preciso e pulito è importante, perché anche l’occhio vuole la sua parte!
Produrre pasta corta significa dare vita a grandi classici: penne, rigatoni, maccheroni, fusilli, lavorazioni e formati della tradizione che hanno alla base precisi saperi e tecniche, ma anche strumenti e processi che PIM mette a disposizione dei suoi clienti, individuando e offrendo solo i migliori macchinari e impianti in grado di garantire prodotti di qualità.
Ecco dunque una breve descrizione del processo produttivo e qualche consiglio dei nostri esperti.
Per prima cosa l’impasto viene effettuato totalmente sotto vuoto, inizia nella vasca pre-impastatrice e si conclude all’uscita dalla trafila. Durante il processo di miscelazione l’impasto viene mescolato ed idratato per il tempo necessario a raggiungere il nucleo del granulo di semola o farina usata per la pastificazione. Il vuoto gioca un ruolo importante: estraendo l’aria in pre-miscelazione, tutti gli enzimi che fanno ossidare l’impasto vengono bloccati, permettendo così di avere un prodotto lucente e di colore giallo ambra.
La pasta appena tagliata viene raccolta nel trabatto di pre-incarto dove avviene la prima fase di essiccazione così da generare sulla superficie esterna una pellicola che permette al prodotto di non incollare, mantenendo così aperta la struttura porosa del formato per facilitare le successive fasi di essiccazione.
Nella successiva fase di incartato del prodotto, l’umidità presente nella pasta viene diminuita, così da permettere alla percentuale finale di arrivare al 12/12,5%. Stabilizzando anche la temperatura nel nucleo del formato, si mantengono umidità, calore e colore costante, caratteristiche che fanno della pasta una pasta di qualità.
È buona regola per questo processo mantenere i parametri di controllo di essiccazione il più vicino possibile a quelli naturali, per cui è sempre consigliabile non essiccare a temperature troppo alte. E’ inoltre importante ricordarsi di raffreddare il prodotto o portarlo a temperatura ambiente prima del confezionamento.
Impianti per la pasta speciale
Il processo produttivo: il consiglio degli esperti PIM
Con il termine “speciale” si indicano tutti quei prodotti simili alla pasta lunga o corta ma che differiscono per taglio o ingredienti.
Esperienza e competenza nel settore, ci consentono di individuare e offrire ai nostri clienti macchinari e impianti per la produzione di tutti quei formati particolari (sia per forma che per ingredienti) a base di semole o farine miscelate con acqua come ad esempio: nidi, noodles, cous-cous, lasagne, cannelloni, matasse.
Per ogni tipo di specialità infatti è richiesta, oltre che una tecnica di essiccazione ad hoc, anche una tecnologia e costruzione meccanica diversa.
Per esempio, le linee per la produzione di pasta all’uovo possono essere differenti a seconda delle esigenze del Cliente: con essiccazione a contenitori, essiccazione a nastri o con telai in alluminio.
Altra pasta speciale è il cous cous, che viene prodotto grazie a essiccatoi rotativi e al tamburo rotativo per la separazione delle varie granulometrie.
Rivolgiti come sempre agli esperti di PIM se cerchi un consiglio per l’acquisto e l’installazione di un impianto per pastifici che producono anche formati speciali.
Gli impianti per la produzione pasta speciale vengono utilizzati per tutti quei formati particolari (sia per forma che per ingredienti) sempre a base di semole o farine miscelate con acqua come ad esempio: nidi, noodles, cous-cous, lasagne, cannelloni, matasse. Per ogni tipo di specialità viene richiesta oltre che una tecnica di essiccazione ad hoc, anche una tecnologia e costruzione meccanica diversa.
Non si sa chi fu l’inventore della pasta, ma sappiamo, da testimonianze scritte, che già al tempo degli antichi romani (e anche prima) la pasta era considerata in tutto il mondo un piacere della “tavola”, seppur con le sue differenze.
Negli ultimi anni il trend italiano si è modificato: la pasta viene concepita anche come primo piatto aglutinico, inoltre si vede sempre più spesso inserire tra i suoi ingredienti cereali di vario tipo, legumi e tuberi.
Questo perché le abitudini alimentari della popolazione mutano continuamente e la pastificazione, per stare al passo, è in continua evoluzione investendo sempre nella ricerca. In ogni caso, il segreto della pasta sta nella semplicità delle materie prime e nella naturalezza del suo sapore. E partendo da questa consapevolezza si sviluppa la nostra competenza su linee e macchinari per la produzione di qualsiasi formato di pasta.
Parti di ricambio:
Non ti preoccupare e lascia fare a PIM!
PIM può fornire tutti i pezzi di ricambio per parti meccaniche di linee di produzione Braibanti e non solo.
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